Alcuni degli incidenti domestici che si verificano più di frequente sono le scottature e le bruciature. Ci si scotta mentre si stira o mentre si cucina e a volte anche se l’acqua del rubinetto è troppo bollente.
Anche se di solito si tratta di incidenti lievi, che guariscono in pochi giorni, ci possono essere delle complicazioni a seconda del tipo di bruciatura.
Le bruciature – o ustioni – possono essere di 3 tipi:
- di primo grado: è il tipo più lieve, che coinvolge lo strato più superficiale di pelle. Le bruciature di primo grado possono essere causate dai raggi del sole o dal contatto con qualcosa di ustionante (acqua bollente o ferro da stiro). La pelle bruciata tende ad arrossarsi, provoca dolore e con il passare delle ore si può avere la sensazione che “tiri”. In genere guarisce in pochi giorni senza complicazioni;
- di secondo grado: riguarda gli strati intermedi della pelle. Oltre ad arrossarsi e a provocare dolore, sulla pelle scottata appare una vescica che contiene un siero acquoso di dimensioni variabili. È importante lasciare che queste vesciche guariscano in maniera naturale. La vescica è un metodo di difesa dell’organismo: il siero serve, infatti, a lenire e a idratare la parte scottata oltre che a proteggere la pelle scottata da possibili infezioni. La vescica permette che il nuovo strato di pelle si formi nel modo più sicuro possibile. Se l’ustione di secondo grado è parecchio estesa, può richiedere l’intervento di un medico;
- di terzo grado: è il tipo di ustione più grave, che riguarda gli strati profondi della pelle e persino le terminazioni nervose, i vasi linfatici e sanguigni. Richiede l’intervento di un medico, il recupero in genere è molto lento e può lasciare cicatrici.
Scottature: cosa fare?
La prima cosa da fare quando ci si scotta è mettere la parte colpita sotto l’acqua fredda. Questo servirà per alleviare il dolore e ridurre la profondità della bruciatura. Puoi tenere la parte scottata, per esempio la mano, sotto al rubinetto fino a che il dolore non scompare.
È importante però che il getto non sia troppo forte da creare ancora più dolore, e nemmeno strofinare o sfregare la parte per non peggiorare l’infiammazione della pelle.
Puoi mettere anche del ghiaccio, se la bruciatura appare più profonda e importante. Fai attenzione, però, a non metterlo mai a contatto diretto con la pelle, per evitare che si formi un’ustione da ghiaccio che aggraverebbe la situazione. Avvolgi il ghiaccio in un panno di cotone e poi mettilo sulla bruciatura.
Subito dopo, si può ricorrere a una serie di rimedi naturali che aiutano la pelle a guarire più velocemente. Vediamo quali sono i più efficaci.
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Olio essenziale di lavanda
Neanche a farlo apposta, l’aromaterapia fu creata e portata avanti da Rene-Maurice Gattefossette all’inizio del Novecento, dopo essersi curato la mano ustionata con dell’olio essenziale di lavanda.
Chimico, Gattefossette si ustionò gravemente le mani in seguito a un’esplosione nel suo laboratorio di profumi cosmetici. D’istinto, mise una delle due mani nel primo liquido che trovò: si trattava di un contenitore pieno di olio essenziale di lavanda. Qualche settimana dopo si rese conto che la mano immersa nell’olio essenziale stava guarendo in maniera molto più veloce e senza segni di cicatrici rispetto alla mano che invece non era stata immersa nella lavanda.
La lavanda ha infatti proprietà antisettiche e lenitive che permettono la rigenerazione cellulare della pelle. Amico della pelle di adulti e bambini, l’olio essenziale di lavanda dovrebbe sempre essere tenuto a portata di mano per bruciature e ustioni casalinghe. Evita la formazione di vesciche nel caso di bruciature più importanti e permette la rigenerazione del nuovo strato di pelle senza infezioni o cicatrici.
Puoi mettere qualche goccia di olio essenziale direttamente sulla parte bruciata anche senza l’ausilio di un olio vettore.
di Romina Rossi